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domenica 25 ottobre 2015

Inside out book tag


Salve a tutti! Eccoci qui col mio primo tag! Ho deciso di dedicarlo al film d'animazione "Inside Out", uscito per la pixar il 16 settembre 2015 in Italia. Vi lascio qui il trailer in caso non sappiate di costa sto parlando.
Let's get started!


Gioia: un libro che ti rende gioioso

Tra i libri della mia libreria non ho trovato nulla che mi renda gioiosa al momento. Così ho pensato di andare a guardare tra i libri della mia infanzia e ovviamente non posso non nominare Roald Dahl e ogni suo singolo libro!




 Disgusto: il libro che ti disgusta di più

Ho trovato un po' di confusione online riguardo l'interpretazione di questa domanda. Perciò ho deciso di nominare una saga che contiene scene abbastanza disgustose/splatter, ovvero "Il trono di spade" di George R. R. Martin. Chi l'ha letto mi può capire!




Paura: il libro che ti terrorizza di più

Premettendo il fatto che sono una fifona e che quindi di conseguenza non leggo libri che so che potrebbero farmi paura, vi parlo del re... Stephen King! Un'insegnante in quinta elementare ci consigliò di leggere "Stagioni diverse" e io lo comprai subito. Avrei fatto meglio a non comprarlo! Non ho dormito per giorni, probabilmente complice anche il fatto che avevo una decina d'anni.




Tristezza: il libro che ti ha fatto piangere di più

Non ho mai pianto per un libro. La butto lì così, freddamente. Sono pronta all'aggressione che organizzerete voi lettori tra cinque secondi. Ebbene sì, io non piango per i libri (ma mi rifaccio con i film, tranquilli!) Perciò ho deciso di nominare un libro che mi ha resa triste: "Proibito" di Tabitha Suzuma.




Rabbia: il libro che ti ha fatto arrabbiare di più

Non so se "Il grande Gatsby" è il libro che mi ha fatto arrabbiare di più, ma dato che l'ho appena preparato per una presentazione in power point di letteratura inglese, me ne sono ricordata. Che cosa mi ha fatto arrabbiare di questo libro? Daisy. Daisy. Daisy.





E il tag finisce qui! E' davvero breve, ma lo trovo molto carino. Spero piaccia anche a voi. Alla prossima lettori!











martedì 8 settembre 2015

Recensione "Proibito" di Tabitha Suzuma

Titolo: Proibito
Titolo originale: Forbidden
Lingua originale: Inglese
Autore: Tabitha Suzuma
Pagine: 353
Editore: Mondadori
Prezzo: €16,00
Data di pubblicazione: 24/01/2011



Fuori, nel mondo, Lochan non si è mai sentito a suo agio. Gli altri sono tutti estranei, alieni... Solo a casa riesce a essere se stesso. Maya ha sedici anni, è una ragazza sensibile, delicata e molto più matura di quello che la sua età richiederebbe. Lochan e Maya sono fratelli, e hanno altri tre fratellini da accudire: Kit, Tiffin e Willa sono la loro ragione di vita e la loro preoccupazione più grande, da quando il padre li ha abbandonati per una nuova famiglia e la madre ha iniziato a bere, si è trovata un altro uomo e a casa non c'è mai. I giorni passano e solo una cosa ha senso: essere vicini, insieme, legati, forti contro tutto e tutti. Per Maya, Lochan è il migliore amico. Per Lochan, Maya è l'unica confidente.
Finché la complicità li trascina in un vortice di sentimenti, verso l'irreparabile.
Qualcosa di terribile e meraviglioso allo stesso tempo, inaspettato ma in qualche modo anche così naturale.
Qualcosa che, ancor prima di iniziare, è già condannato.


Come è composto il romanzo? Il libro è composto da capitoli nè troppo lunghi nè cortissimi, e la loro narrazione si alterna tra Lochan e Maya. Lo stile è abbastanza descrittivo per quanto riguarda i sentimenti dei ragazzi e la loro situazione famigliare, i dialoghi sono pochi. Per questo fatto ho dato quattro stelline e mezzo e non cinque, avendolo trovato all'inizio un po' lento.Questo romanzo è uno dei più struggenti e disperati che io abbia mai letto. Non ho pianto, cosa strana per me, ma una volta chiuso il libro mi è rimasta addosso una grandissima amarezza che è rimasta vari giorni. Mi ero infatti affezionata molto ai personaggi e mi immedesimavo in loro, sperando come loro in un lieto fine.
Prima di iniziare a leggerlo credevo avrebbe presentato la storia d'amore tra i fratelli come un evento snaturato, ingiusto e anche "sporco", se così possiamo dire. Invece, più leggevo, più volevo leggere di questo amore incondizionate, genuino, che l'autrice è stata in grado di
presentarci nella sua completezza, a 360°.


Data la mia difficoltà nel parlare di questo libro, concludo qui, lasciandovi con un estratto del libro:
"Ma come far capire al mondo esterno che io e Lochan siamo fratelli solo perché la 
natura ci ha giocato un brutto tiro? Che non siamo mai stati fratello e sorella in senso 
stretto, bensì una coppia costretta a occuparsi di una famiglia vera mentre ci 
aiutavamo a crescere a vicenda? Come spiegare che Lochan non è mai stato un 
fratello ma qualcosa di molto, molto di più? La mia anima gemella, il mio migliore 
amico, una parte del mio stesso essere?"

Voto
★1/2

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